Il corso propone una riflessione progettuale sul tema del patio, come spazio organizzatore dello spazio costruito e insieme momento di “utilitas” o “commoditas” di vitruviana memoria, per la realizzazione di un ambiente domestico, ospitale, accogliente e architettonicamente compiuto.
La “sostenibilità” indagata attraverso uno degli “elementi” (per dirla con Ren Koolhaas) che hanno caratterizzato l’architettura nella storia, nel moderno e nel contemporaneo, in relazione anche con sviluppo del tipo della casa di abitazione, dalla casa a corte (nella cultura romana e nella contemporaneità), alla casa a schiera (nel medio evo e durante le esperienze più o meno recenti), alla casa isolata (che ebbe durante il tardo Rinascimento veneto le sue espressioni più significative, e che sta rivivendo nella contemporaneità una nuova primavera).
Nella storia: indagando le vicende urbane di Siviglia e del ruolo avuto in queste dall’aggregazione sistematica della casa introversa, chiusa verso l’esterno e aperta verso lo spazio interno, vero e proprio spazio vuoto, intenzionalmente progettato per far ‘vivere’ gli ambienti della casa. Espediente anche ‘meccanico’ che consentiva la naturale illuminazione e un ricambio d’aria e quindi un raffrescamento, favorito anche dalla presenza di una fontana interna che, con la sua acqua corrente, restituiva sempre una percezione sensibile di benessere.
Nel moderno, attraverso uno studio ragionato dei progetti dei maestri: i notissimi progetti di casa a corte di Mies van de Rohe, i progetti per Pessac di Le Corbusier e le sue case ad “alveoles”, la casa per vacanze di Alvar Aalto in Finlandia, il quartiere Tuscolano di Adalberto Libera a Roma e la città orizzontale di Giuseppe Pagano e altri a Milano, la codificazione del tipo nel manuale di Diotallevi e Marescotti, pubblicato nel secondo dopoguerra.
Per quanto riguarda il contemporaneo, attraverso una ragionata analisi delle case a Fredensborg di John Utzon, l’esperienza di Ren Koolhaas a Fukuoka, Alvaro Siza alla Quinta de Malagueira a Èvora, Eduardo Souto de Moura a Matosinhos, Alberto Campo Baeza e la sua indagine sulle case a patio, con le significative esperienze di casa Gaspar e casa Guerrero, Goncalo Byrne …
Non si trascurerà una riflessione su alcuni episodi significativi della tradizione in Sardegna, la casa a corte del Campidano di Cagliari, la casa a patio del primo insediamento di Villasimius fino all’impiego del tipo a patio, inteso come caratteristico di una acclamata e desiderata ‘mediterraneità’ per l’architettura, come tipo strutturante gli insediamenti turistici della Costa Smeralda, in anni non molto lontani a noi.