Il corso di laurea triennale si propone di formare un esperto capace di esercitare funzioni operative, di coordinamento, direzione, formazione e controllo in ambito domestico e internazionale, nei seguenti ambiti:
• sicurezza ambientale, alimentare e sanitaria (SAAS)
• sicurezza umana e attività di supporto alla pace (SUSP)
Il corso, di evidente impostazione interdisciplinare, intende intercettare, con un mirato percorso di formazione professionale, le molteplici e articolate necessità di intervento che gli attuali, complessi problemi della sicurezza civile (ambientale, alimentare, sanitaria, umana), unitamente alla sicurezza militare, impongono ai decisori pubblici e alle organizzazioni internazionali. Si tratta di un progetto culturale altamente innovativo, quantomeno nel panorama dell'istruzione universitaria italiana. Si discosta nettamente, infatti, tanto dai corsi attivati nell'ambito della classe di laurea L-37 (Scienze Sociali della Cooperazione, dello Sviluppo e della Pace), imperniati unicamente sulle scienze sociali, quanto dei corsi di Scienze Strategiche a solo indirizzo militare (vedi, ad esempio, i corsi impartiti presso le Università di Torino e Modena-Reggio Emilia).
Declinando il concetto di sicurezza nelle sue diverse connotazioni e nei conseguenti ambiti operativi, il corso integra nel progetto formativo discipline appartenenti all'area socio-politologica-economica-giuridica con discplinine dell'area tecnico-scientifica. Sotto il profilo organizzativo, è pertanto possibile configurare il Corso di laurea triennale solo mediante una larga partecipazione di Dipartimenti dell'Ateneo sassarese. A ciò si può aggiungere un contributo non secondario, in termini di supporto alla didattica, organizzazione di stage e tirocini, di personale graduato dell'Esercito Italiano, integrabile nella progettazione ed erogazione del corso attraverso specifica convenzione.
I potenziali fruitori del corso appartengono dunque a tre categorie: oltre agli studenti "standard" provenienti dalle scuole superiori e motivati da spiccata sensibilità nei confronti di temi quali il rispetto dei diritti umani, la cooperazione internazionale allo sviluppo, la sicurezza interna ed esterna, il corso potrà accogliere iscritti tra il personale militare che desideri approfondire, nel quadro delle tematiche specifiche della classe L-DS, soprattutto discipline legate al coordinamento, alla gestione e alla direzione di sistemi organizzativi-funzionali anche di carattere non specificamente militare, come quelli tipici dei progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo, oltreché di operazioni di supporto alla pace e interventi di tutela delle popolazioni colpite da calamità naturali. Inoltre, entrambi i profili curriculari possono essere oggetto di interesse per il personale operante presso la PP.AA. che desideri acquisire una specializzazione nel settore della protezione civile.
Sotto il profilo della organizzazione didattica, l'ordinamento didattico consente l'articolazione delle attività formative in due cicli:
Il primo ciclo prevede un percorso comune a tutti gli studenti, volto a fornire alcuni fondamenti di conoscenze di base, che ricomprendono gli ambiti disciplinari delle scienze matematiche e informatiche, fisiche e/o chimiche e biologiche, socio-politologiche, economiche, giuridiche del diritto internazionale, geografiche e storiche .
Il secondo ciclo, di carattere specifico e professionalizzante, consente la progettazione di almeno due percorsi formativi distinti:
(a) Percorso formativo sulla sicurezza ambientale, alimentare e sanitaria. Competenze: si ipotizza una figura professionale interdisciplinare di alta formazione tecnico-scientifica, che assommi competenze negli ambiti delle discipline delle scienze fisiche e naturali applicate, delle scienze agrarie e dell'area sanitaria. Funzioni: le principali funzioni richieste ad un operatore tecnico della sicurezza ambientale, alimentare e sanitaria possono essere suddivise in due categorie; 1) funzioni di tipo emergenziale (esempi): coordinamento tecnico degli interventi di primo soccorso in ambito sanitario e di approvvigionamento delle risorse (acqua, cibo, energia) in caso di calamità naturali o nei teatri bellici; coordinamento e direzione tecnica dei campi di accoglienza dei profughi; organizzazione tecnica e logistica di aiuti umanitari di carattere alimentare e sanitario; 2) funzioni di tipo preventivo e di controllo (esempi): coordinamento tecnico dell'attuazione di programmi pubblici di prevenzione dei disastri ambientali, gestione tecnica dell'attuazione di politiche pubbliche promozionali della salute, di progetti di approvvigionamento di acqua, cibo ed energia compatibili con la tutela dell'ambiente e delle risorse naturali; erogazione di consulenza tecnico-professionale, attuazione di interventi formativi ed esecuzione di attività di controllo ufficiale (ispezione, campionamento, audit, monitoraggio e sorveglianza) del corretto svolgimento dei programmi pubblici di promozione della salute e tutela dell'ambiente.
(b) percorso formativo sulla sicurezza umana e attività di supporto alla pace. Competenze: profilo professionale interdisciplinare, le cui competenze siano prevalentemente incentrate sulle scienze umane, socio-politologiche ed economiche di carattere operativo. Funzioni: si possono distinguere funzioni differenziate a seconda dei contesti emergenziali o preventivi; 1) funzioni di tipo emergenziale (esempi): coordinamento e gestione delle strategie di comunicazione sia all'interno delle unità operative, sia verso l'ambiente esterno; coordinamento e gestione degli interventi negoziali; coordinamento delle unità politico-amministrative domestiche e delle unità politico-amministrative internazionali; selezione del personale e gestione economica e amministrativa delle unità di crisi; conduzione dell'analisi strategica dei rischi; conduzione dei gruppi operativi per la determinazione delle risorse e la configurazione degli scenari di impatto delle politiche di intervento emergenziale; 2) funzioni di tipo preventivo e di controllo (esempi): progettazione e conduzione di sistemi di reporting delle crisi internazionali; monitoraggio degli interventi di sicurezza e peace keeping in termini di efficienza e di efficacia; conduzione e coordinamento di analisi di impatto delle politiche di sicurezza, peace keeping e cooperazione; conduzione e coordinamento di analisi dei bisogni delle popolazioni oggetto di aiuti umanitari; conduzione e coordinamento di analisi delle violazioni dei diritti delle popolazioni oggetto di aiuti umanitari.